Quest’anno l’assemblea aziendale dei delegati di AutoPostale si è tenuta sotto la direzione di Charly Schlaefli, presidente del comitato aziendale. La tematica al centro dell’assemblea dei delegati è stata senza dubbio il risultato delle trattative relative ai provvedimenti salariali 2013.

Niente di nuovo?

Nell’ambito di queste trattative salariali i partner sociali hanno anche dedicato un’attenzione particolare ad aspetti quali la situazione economica di AutoPostale SA, la produttività, la situazione sul mercato del lavoro, oltre che l’andamento del costo della vita (inflazione). Inoltre si è riflettuto nuovamente sul problema strutturale, ancora esistente, di AutoPostale Svizzera SA (ripartizione delle fasce d’età, situazione nella banda salariale). Il risultato per i conducenti è il seguente:

Provvedimenti salariali generali, assicurati e integrati:

collaboratori con un salario annuo di base al massimo di 77.211 franchi (senza supplementi): 0,2%

Importo, non integrato e non assicurato, per le prestazioni individuali:

0,7%. Il pagamento verrà effettuato con il salario di luglio 2013.

Pagamento unico

Collaboratori con un salario annuo di base superiore a 77.211 franchi (senza supplementi):

600 franchi (pro rata grado occupazionale, almeno 60 franchi). Collaboratori con un salario annuo di base al massimo di 77.211 franchi (senza supplementi):

300 franchi (pro rata grado occupazionale, almeno 60 franchi). Il pagamento verrà effettuato con il salario di marzo 2013 e non sarà assicurato presso la Cassa pensione della Posta.

Questo risultato è stato approvato a maggioranza e senza particolari emozioni in occasione della votazione conclusiva. Inspiegabilmente, e purtroppo questa non è la prima volta, i partecipanti hanno dovuto apprendere che la direzione di AutoPostale Svizzera SA non era nelle condizioni di definire i provvedimenti salariali per i conducenti degli imprenditori postali immediatamente dopo le trattative salariali. Un tale modo di agire è assolutamente deprecabile e spalanca le porte alle speculazioni riguardo alla stima attribuita a questo gruppo di dipendenti.

Lavoro gratuito come modello commerciale?

Ormai è da parecchio tempo che syndicom, e in precedenza il Sindacato della Comunicazione, tentano di porre fine al fenomeno del lavoro gratuito. Per definizione, il tempo che, per ragioni di servizio, viene impiegato oltre il normale orario di lavoro rientra nella categoria degli straordinari. Tuttavia, nella realtà, ad AutoPostale le cose si presentano in modo del tutto diverso. Sono corrette le disposizioni in materia di orario di lavoro, standardizzate a livello nazionale, per le assunzioni, le assunzioni temporanee, le uscite e il controllo di sicurezza. Queste disposizioni standardizzate diventano quasi una presa in giro se non possono essere adeguate alle circostanze sul piano regionale e locale. Perciò cresce il lavoro gratuito se le regioni stabiliscono in modo lapidario che si tratta di disposizioni da applicare ciecamente e senza alcuna variazione. L’atteggiamento si fa più sfacciato nel momento in cui i superiori nelle regioni affermano che i sindacati avrebbero dovuto provvedere a una correzione verso il basso dei valori. Un’affermazione che è semplicemente campata in aria. L’indignazione dei diretti interessati è stata palpabile e si è fatta sentire. In questo senso, il compito di ricercare in tutti i casi delle soluzioni ragionevoli e corrette con AutoPostale caratterizzerà in modo determinante il lavoro del comitato aziendale l’anno prossimo.

A proposito di comitato aziendale: Daniel Joss, Ignaz Derungs e Reto Roselli lasceranno il comitato aziendale di AutoPostale a fine anno. Grazie Dani, grazie Ignaz, grazie Reto per la vostra collaborazione attiva prestata in tutti questi anni a favore delle colleghe e dei colleghi di AutoPostale e degli imprenditori postali.

* Heinz Suter è segretario centrale, Settore logistica.