Le parti coinvolte nelle trattative concordano sul fatto che, in futuro, le condizioni di lavoro dovranno essere regolamentate in maniera sociale e adeguata ai tempi, con un contratto collettivo di lavoro valido per l’intero settore. Le trattative devono essere condotte sulla base del rispetto reciproco, in modo corretto e pragmatico. Il processo viene assistito e moderato dal prof. dott. Thomas Geiser, un grande esperto del diritto del lavoro.

 L’associazione KEP&Mail, che riunisce tutti gli operatori privati che offrono servizi nel settore corriere, espresso, pacchi e mail, rappresenta le aziende private svizzere di servizi postali; essa si impegna per una concorrenza equa e per condizioni uguali per tutti coloro che offrono servizi postali. In relazione alle trattative per il CCL, KEP&Mail svolge la funzione di associazione dei datori di lavoro. KEP&Mail assume così una funzione guida in materia di CCL per tutte le aziende consociate. Nell’associazione sono rappresentate le principali aziende private quali DPD, DHL, Quickmail e UPS. Al momento, solo con DPD è stato firmato un contratto collettivo di lavoro. Per tutte le altre aziende consociate esistono finora soltanto delle linee guida interne all’associazione relative alle condizioni di impiego. Le aziende riunite in KEP&Mail occupano all’incirca 5000 dipendenti.

Una regolamentazione

uniforme

Per il fatto di aver trovato in KEP&Mail, al momento di iniziare le trattative, un partner forte e rappresentativo, syndicom si vede facilitato enormemente il lavoro. Per il nostro sindacato sarebbe impossibile negoziare singolarmente, con ciascuna azienda attiva nel mercato, un contratto aziendale. Soltanto grazie all’associazione sarà possibile puntare a una soluzione valida per tutto il settore e provvedere a che vi siano dappertutto le stesse condizioni di impiego. In questo modo si garantisce che la regolamentazione valga su tutto il territorio nazionale e sia uniforme per le aziende riunite nell’associazione.

La nuova legge sulle poste, che è entrata in vigore all’inizio di ottobre, prevede per tutti gli operatori postali un obbligo di negoziazione per il contratto collettivo di lavoro. Nel mese stesso in cui è entrata in vigore la legge le parti hanno avviato il processo in modo celere e senza ritardo alcuno; esse vogliono così segnalare quanto siano importanti, per loro, condizioni di lavoro buone e standard uniformi.

 Le parti sociali sono intenzionate a definire congiuntamente, sulla base del dialogo e del partenariato sociale, le condizioni di impiego nel mercato postale privato e a fornire così, e in modo vincolante, le necessarie linee guida a PostCom, il regolatore che veglierà sul mantenimento delle condizioni di impiego usuali nel settore.

Il contratto collettivo di lavoro di categoria al quale si punta viene negoziato indipendentemente dal rinnovamento complessivo del CCL della Posta. Considerando il potere del mercato – ripartito in modo disuguale – è chiaro per syndicom che non è possibile affrontare un contratto collettivo di lavoro di categoria per KEP&Mail come si fa con il CCL della Posta.

Il sindacato dei media e della comunicazione e KEP&Mail confidano di poter condurre a termine le trattative del contratto collettivo di lavoro di categoria per il settore KEP&Mail entro la fine del 2013 e di poter così regolamentare le condizioni di impiego per tutti i dipendenti del mercato privato corriere, espresso e pacchi nonché di quelli del recapito privato delle lettere in maniera vincolante e sulla base del partenariato sociale.

*Kaspar Bütikofer è segretario centrale del settore logistica.